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02.02.2017 10:57 Età: 7 yrs
Categoria: Articoli
Autore: Paolo Curreli

Atlantis Rising | Cercando il continente perduto abbiamo scoperto la civiltà dei nuraghi

Sichma Jacobovici: «Cercando Atlantide abbiamo scoperto la civiltà dei nuraghi» . Arriva anche in Italia il documentario “Atlantis Rising” prodotto dal premio Oscar per il National Geographic. Parla il regista scelto da James Cameron, con la troupe nell’isola alla ricerca di Atlantide, il continente perduto


Foto: Il regista Sichma Jacobovici con lo storico Robert Ishoy davanti al nuraghe Losa sul set di “Atlantis Rising”

Foto: Il regista Sichma Jacobovici con lo storico Robert Ishoy davanti al nuraghe Losa sul set di “Atlantis Rising”

Sichma Jacobovici: «Cercando Atlantide abbiamo scoperto la civiltà dei nuraghi»
Dopo la prima Usa a marzo arriva anche in Italia il documentario “Atlantis Rising” prodotto dal premio Oscar per il National Geographic. Parla il regista scelto da James Cameron, con la troupe nell’isola alla ricerca del continente perduto.

Hanno esplorato il Mediterraneo alla ricerca del mitico continente scomparso e domenica il film di due ore ha avuto la sua anteprima negli Stati Uniti. Atlantide, oltre che schiere di studiosi più o meno visionari, ha affascinato anche la curiosità di James Cameron. Regista da premio Oscar che può vantare, con Titanic e Avatar, i due titoli che nella storia del cinema hanno incassato di più.

Due opere che, oltre che un affermato filmaker, descrivono un uomo mosso da grande una curiosità: con Titanic ha indagato i misteri storici che stavano dietro al famoso nufragio, esplorando le profondità oceaniche e utilizzando tecnologie innovative per le riprese sottomarine, ed è stato un pioniere della computer grafica con Avatar.

Cameron ha prodotto diversi documentari e in questa veste ha realizzato “Atlantis Rising” per il National Geographic, il suo staff ha viaggiato l’anno scorso nel Mediterraneo alla ricerca di Atlantide; tappa obbligata la Sardegna, che ormai per molti studiosi, da Sergio Frau in poi, potrebbe il luogo dove nacque l’antica civiltà che ispirò Platone nel descrivere il continente perfetto che Poseidone decise di distruggere.

James Cameron racconta Sardegna-Atlantide
Il premio Oscar e il regista Simcha Jacobovici presentano il loro film: l’isola al centro delle ipotesi di storici e archeologi

Il regista del documentario scelto da Cameron è il suo connazionale canadese Sichma Jacobovici, tre premi Emmy, guadagnati con lavori su quella che lui definisce «archeologia investigativa». Con la troupe del National Geographic – e lo storico Robert Ishoy – Jacobovici la scorsa primavera ha esplorato l’isola alla ricerca delle prove lasciate dagli atlantidei in Sardegna.

Che impressione ha avuto della civiltà nuragica?
«Non ho nessun dubbio che la civiltà nuragica abbia rappresentato un livello altissimo di civilizzazione. Aveva un incredibile livello tecnologico e univa migliaia, se non milioni, di persone. Mi stupisce sempre che molti non siano al corrente della sua incredibile storia».

A proposito di Atlantide l’ ipotesi Sardegna è plausibile?
«Penso che ci sia molto di credibile. Non si può ignorare come quanto scritto da Platone sembri riferirsi alla Sardegna: architetture circolari, torri, una divinità dell’acqua, pietre nere, rosse e bianche, fonti di acqua calda e fredda, la civiltà guerresca, etc. Il più grande problema nel riferirsi alla Sardegna è come – associando la distruzione di Atlantide all’eruzione di Santorini – la civiltà nuragica ebbe inizio appena dopo questo cataclisma. C’è sicuramente una connessione, ma non nel mondo in cui ci aspettavamo. Il mio istinto mi dice che la Sardegna possa essere una Nuova Atlantide creata dai rifugiati di quella che Platone chiamava Atlantide. Vivendo più vicino alla cultura sarda Platone potrebbe aver effettivamente descritto la Sardegna, ma colloca la città capitale temporalmente prima, e più ad occidente».

Conosceva le teorie di Sergio Frau e del grande tsunami, cosa ne pensa?
«Penso che la connessione tra la Sardegna ed Atlantide sia stata fatta da diverse persone, come ad esempio da Robert Ishoy. Per quanto riguarda le parti prettamente geologiche della teoria di Frau non le trovo convincenti».

Quali sono le scoperte più eclatanti della vostra ricerca?
«La scoperta più importante è come adesso si stia parlando di una civiltà, non di un unico punto preciso. Parliamo di una civiltà che si estendeva, almeno, dalle Azzorre a Malta. Nel futuro, se volessi trovare la civiltà americana, non ti servirebbe scoprire Manhattan. Ci sarebbe sicuramente anche altri posti. Allo stesso modo credo che quello che Platone chiamava Atlantide descrivesse un impero molto esteso. Nel nostro film abbiamo ipotizzato che il punto di ancoraggio di Atlantide si trovasse oltre lo stretto di Gibilterra e lì abbiamo trovato il più alto numero di ancore dell’età del bronzo –. Sei! – mai trovato nel lato atlantico di Gibilterra».

Lei ha scritto anche in passato dei legami tra la civiltà nuragica e l’antica Israele ce ne può parlare?
«Sì, credo che Professor Adem Zertao avesse ragione quando identificava un nuraghe in Israele. Penso che abbia ragione anche quando dice che Sisera, menzionato nel libro biblico dei giudici (4-5) fosse un sardo. Dobbiamo ricordare che non c’erano barriere tra le isole, e come le persone del Mediterraneo si influenzavano a vicenda. Sono sicuro che gli antichi Shardana avessero raggiunto Israele, proprio come avevano raggiunto l’Egitto».

Quali sono secondo lei le ragioni del crescente successo dei film documentari?
«Penso che la linea tra documentario e drammatizzazione si stia cancellando. Alla gente piacciono le drammatizzazioni basate sulla storia e si aspettano un certo tipo di racconto da un documentario. Bisogna combinare un racconto avvincente con un’ottima base scientifica».

Che differenza c'è tra girare un documentario e un film di fiction?
«I documentari, per definizione, devono essere basati su ricerche reali. La finzione, invece, è limitata solo dalla fantasia. Tecnicamente noi documentaristi abbiamo budget più bassi, ma questo è bilanciato dal filmare sempre nella location».

Com’è stato lavorare con James Cameron?
«Fantastico! Non è solo il creatore di storie ad aver avuto più successo del mondo, ma anche un esploratore degli oceani che è andato più in profondità (nella fossa delle Marianne) di qualunque altro essere umano».

Quando il pubblico italiano potrà vedere Atlantis Rising?
«Verrà diffuso probabilmente nella seconda settimana di Marzo».
di Paolo Curreli


Fonte: lanuovasardegna