IS SARDUS SEUS

Passavamo sulla terra leggeri

"Passavamo sulla terra leggeri. A parte la follia di ucciderci l’un l’altro per motivi irrilevanti, eravamo felici. Le piane e le paludi erano fertili, i monti ricchi di pascolo e fonti. Il cibo non mancava neppure negli anni di carestia. Facevamo un vino colore del sangue, dolce al palato e portatore di sogni allegri."
Sergio Atzeni

UN'ISOLA UN POPOLO

Da un'isola e da un ecosistema unici per specificità biologica, antropologica e culturale emigriamo regolarmente dal 1861, talvolta fingendo di non sapere a causa di cosa o di chi...

UN POPOLO UNA LINGUA

I Sardi costituiscono, tra le minoranze linguistiche, la più grande dell'Unione Europea. In Italia il Popolo Sardo è stato riconosciuto nel 1948, la sua lingua, il Sardo, nel 1997

UNA STORIA MILLENARIA

Nel 1297 Papa Bonifacio VIII° istituì, su commissione spagnola, il "Regnum Sardiniae et Corsicae", subito rivenduto agli stessi, "ottemperando"... al Trattato di Anagni, stipulato il 24 giugno 1295.


Disterraus Sardus - Emigrati sardi

"Emigratisardi" è il risultato combinato dell'interesse per i media e le nuove tecnologie, i linguaggi multimediali, l'informazione libera e partecipata e l'ambiente, la natura, la lingua e la cultura della Sardegna e del suo popolo, erede - talvolta inconsapevole - di una grande e affascinante civiltà mediterranea,  la Civiltà Nuragica, antecedente quella Etrusca e ancora semisconosciuta e misteriosa.

Questo incommensurabile patrimonio, quasi inesplorato, è fruibile e visibile ancora oggi, nonostante i danni provocati alle aree archeologiche sottoposte al degrado derivante dal colonialismo piemontese, responsabile - attraverso l'utilizzo scriteriato di strumenti legislativi quali "l'editto delle chiudende" - della distruzione dei villaggi nuragici, praticamente intatti fino all'inizio dell'800 e, in seguito, al colonialismo militare italiano ed internazionale e agli effetti nocivi, per il territorio e la popolazione, dovuti alla distruzione delle foreste, all'industria chimica e al clientelismo economico e politico, oramai atavico.

Tuttavia la Sardegna continua a rappresentare un "unicum" incredibile, caratterizzato dalla totale assenza di inquinamento atmosferico ed acquifero di vaste aree interne e costiere, dall'effetto benefico del mare, dalla presenza costante di forti venti dominanti e dalla straordinaria diversità botanica - con oltre 2300 specie censite - di cui circa 200 endemiche.

Nonostante l'unicità che la contraddistingue, la Sardegna detiene un altro primato, decisamente negativo: più di un terzo della sua popolazione - attualmente stimata in 1.600.000 individui residenti - è emigrato o si accinge a farlo, risultando essere più di 750.000  i sardi emigrati in Italia,  Europa, Stati Uniti, Australia e Sud America: date le proporzioni si tratta di un vero e proprio genocidio etnico-culturale, tutt'ora in atto, che non ha precedenti in nessun altro paese europeo.