La Fauna della Sardegna

La fauna della Sardegna

La fauna della Sardegna è ricca di specie di particolare importanza, non comuni e spesso estinte o rare in altre regioni d’Europa. Tra queste numerosi sono gli endemismi, cioè le specie ad areale limitato (per lo più sardo-corso) o esclusive della Sardegna.

Tra i mammiferi, il più caratteristico della fauna sarda è il Muflone, progenitore della pecora domestica e ad essa assai simile. Vive nei monti delle zone centrali dell’isola, tra foreste di lecci e nelle praterie montane e lo si riconosce per la sella bianca sul dorso in contrasto col manto fulvo rossastro e per le corna a spirale dei maschi.

Alcuni boschi della Sardegna sono abitati dal Cervo sardo, di nuovo in aumento dopo aver rischiato l’estinzione a causa del bracconaggio. Importante anche il Cavallino della Giara, che vive allo stato brado in questo altopiano basaltico della Sardegna centrale.

Il Gatto selvatico sardo appartiene a una sottospecie del gatto selvatico europeo, diffusa nell'Africa settentrionale, in Corsica e in Sardegna. È un mammifero predatore di piccoli roditori, conigli, uccelli e anfibi che va a caccia prevalentemente di notte. Il suo aspetto è molto simile a quello di un gatto domestico, con il quale talvolta può incrociarsi.

L’Orecchione sardo è un pipistrello endemico della Sardegna, cioè presente solo nell’isola, scoperto soltanto nel 2002. La scoperta è di notevole importanza in quanto si tratta dell'unico mammifero endemico non solo della Sardegna, ma d'Italia. Il nome deriva dalle orecchie di grandi dimensioni.

Tra i rapaci si segnala il Falco della regina, specie che nidifica in colonie, alla fine dell'estate. In Sardegna è presente con oltre quattrocento coppie nelle isole sulcitane e lungo le scogliere del Golfo di Orosei. All’inizio di novembre gli uccelli migrano verso il Madagascar.
Il nome della specie si riferisce a Eleonora d'Arborea, giudicessa sarda che nel suo codice di leggi (Carta de Logu, XIV secolo) vietava la cattura di falchi e la predazione dei nidi: lo scopo era quello di proteggere la pratica aristocratica della falconeria, l'effetto indiretto quello di preservare i falconidi dall'estinzione.

L'Aquila reale è il più grande rapace d'Italia, se si eccettua il Grifone che sopravvive con una trentina di coppie nella Sardegna nord- occidentale. Le femmine dell’Aquila reale possono raggiungere un'apertura alare di circa 2,20 metri; il maschio è di dimensioni inferiori. La specie, oggi protetta, conta una buona popolazione nell’arco alpino, è presente nelle montagne appenniniche e in Sicilia e una cinquantina di coppie vive in Sardegna.
Una lista completa delle specie che costituiscono la fauna sarda sarebbe troppo lunga. Le specie più rappresentative dell'isola sono indicate in base gli elementi faunistici di maggior interesse naturalistico, storico, culturale, ecologico.


I Mammiferi presenti in Sardegna si possono distinguere, per praticità secondo la nicchia ecologica occupata, nei seguenti gruppi:

Gruppo degli ungulati: comprende le specie di grandi dimensioni erbivore o onnivore che fanno capo agli ordini degli Artiodattili e dei Perissodattili.

Gruppo dei carnivori terrestri: comprende i predatori che vivono in ecosistemi terrestri. Le specie sono tutte comprese nell'ordine dei Carnivori.

Gruppo dei piccoli mammiferi: comprende piccole specie erbivore o onnivore oppure piccoli predatori di invertebrati (insettivori). Si tratta di un raggruppamento eterogeneo che in sostanza fa capo agli ordini dei Lagomorfi, dei Roditori, dei Chirotteri, degli Insettivori.

Gruppo dei mammiferi marini: comprende i mammiferi associati ad ambienti marini e rientrano negli ordini dei Cetacei e dei Carnivori.


Ungulati
Gli ungulati selvatici rappresentano un elemento faunistico di grande interesse naturalistico perché per la maggior parte sono specie vulnerabili o a rischio di estinzione, perché vincolate al destino degli ecosistemi forestali e minacciate dal bracconaggio. Sotto l'aspetto tassonomico fanno capo a due ordini.

Gli Artiodattili sono rappresentati da quattro specie associate ad ambienti di macchia o di foresta:

    il Cervo sardo, endemismo sardo-corso a livello di sottospecie;
    il Daino, estinto alla fine degli anni sessanta e successivamente reintrodotto;
    il Muflone, secondo alcune fonti è ritenuto un originario endemismo sardo-corso introdotto poi nel continente;
    il Cinghiale sardo, endemismo sardo-corso a livello di sottospecie.

I Perissodattili fanno capo alle due specie cosmopolite, l'Asino e il Cavallo, ma gli esemplari presenti in Sardegna allo stato selvatico rappresentano due genotipi dotati di peculiarità tali da poterli considerare unici al mondo:

l'Asinello bianco, ceppo albino morfologicamente affine alla razza domestica sarda, che ha un mantello grigio, è l'unico asino selvatico presente in Europa;
il Cavallino della Giara, razza equina selvatica, riconosciuta nella lista ufficiale delle razze italiane, è l'unica colonia di cavalli selvatici presente in Europa.

Particolare
In evidenza, tra le immagini di spalla, l’Asinello albino del Parco Nazionale dell’Asinara, da cui l’isola trae il nome, Il Grifone, l'Aquila reale e il Falco della regina