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12.08.2008 21:42 Età: 16 yrs
Categoria: Sagre e Tradizioni
Autore: exeo

I murales della Sardegna

Orgosolo e San Sperate sono stati i paesi caposcuola, a fine anni 60, coinvolgendo gran parte della popolazione; Da allora la tradizione muralistica è più viva che mai


 

sabato 19 aprile 2008 di exeo

 

I murales sono "tele" di un’ enorme scuola di sperimentazione pittorica all’ aperto che cambiano continuamente nel tempo: i più belli vengono aggiornati, integrati e restaurati, altri ancora lasciati serenamente invecchiare... oppure sostituiti dai nuovi.

Gli stili impiegati sono molteplici: dalla pittura ipergrafica americana all’ impressionismo di fine secolo, dal naif al realismo ai disegni infantili; le tecniche sono estremamente semplici, pittura ad acqua, per interni.

Orgosolo e San Sperate sono stati i paesi caposcuola, a fine anni 60, coinvolgendo gran parte della popolazione; Da allora la tradizione muralistica è più viva che mai, nuove opere riprendono le tematiche sociali della modernità locale, nazionale ed internazionale, confrontandosi con i problemi relativi alla globalizzazione economica, evolvendosi in trompe-l’oeil a cielo aperto. Le immagini dei murales di Orgosolo, simbolo barbaricino, hanno più volte fatto il giro del mondo.

La passione politica e sociale degli anni 60 e 70 che li ha generati ha lasciato le proprie tracce sui muri delle case e sulle rocce intorno ad Orgosolo. Le figure sono forti e drammatiche, rimandano alle ferite antiche, alla vita dei pastori, alla miseria, alle lotte per la terra, alle proteste e ai desideri della comunità a cui lo Stato colonialisa non ha mai dato soluzioni.

Quando infine le tensioni sociali degli anni 70 e 80 si sono stemperate i dipinti a sfondo politico si sono tramutati in scene decorative che riproducono la quotidianeità: uomini e cavalli, pastori, madri con i propri figli.

Nel 1994 è stato addirittura realizzato un murale inerente il conflitto della ex Jugoslavia e la distruzione di Sarayevo, evidenziando una ulteriore evoluzione del murales, da elemento di denuncia sociale a descrizione della vita quotidiana e della storia locale che riconduce alla storia mondiale, rimanendo fortemente ancorato alla realtà.

La maggior parte dei murales di Orgosolo sono di Francesco Del Casino, senese, insegnante di educazione artistica, un maestro, anche se il primo murales fu realizzato nel 1969 da un gruppo anarchico milanese, Dioniso, durante gli anni belli della contestazione giovanile. Da allora i murales si sono diffusi in moltissimi altri comuni dell’isola.

I murales di San Sperate (320 opere circa) si devono alla lungimiranza artistica dello scultore Pinuccio Sciola che è stato tra i più accesi promotori di questa forma d’ arte già a partire dal lontano 1969.

Le immagini della galleria sottostante provengono dal sito www.muralesinsardegna.net, ricco di immagini suggestive e spettacolari di murales di parecchi paesi della Sardegna, tra cui Orgosolo, San sperate, Fonni, ecc. ecc. Altre immagini sono reperibili nel sito del Comune di San Sperate: www.sansperate.com